La vittoria di Mattias Skjelmose all’Amstel Gold Race di domenica è una bella notizia perché significa che un’outsider può trovare la giornata di grazia e primeggiare. Ha battuto due giganti, Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Chapeau!
Skjelmose non è proprio uno sconosciuto del gruppo. Intanto diciamo che è un danese, corre per la Lidl Trek. È uno scalatore e in carriera ha vinto il Giro del Lussemburgo 2022 e il Giro di Svizzera 2023. All’arrivo era incredulo e felice come una Pasqua. Appunto!
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Appuntamenti
Serata Gino Bartali
Doppio appuntamento con la figura di Gino Bartali nella serata di sabato 31 maggio, in concomitanza con la fine del Giro d’Italia. A Cusano Milanino, presso il teatro Giovanni XXIII, si svolgerà lo spettacolo Gino Bartali, eroe silenzioso, un monologo interpretato da Federica Molteni del teatro Luna e Gnac.
Si tratta di un lavoro che mette in scena la vita di Gino Bartali, campione di ciclismo, ma anche staffetta partigiana. Una storia rimasta nascosta per più nascosta per oltre settanta anni e “che lui ha conservato come eredità più grande per il figlio Andrea”.
Nel 2103 Bartali fu nominato 'Giusto tra le nazioni' dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'olocausto fondato nel 1953, un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.
Prima dello spettacolo è prevista una breve presentazione a cura dell’autore del libro Gino Bartali, un “santo” in bicicletta, scritto da Angelo De Lorenzi per i tipi della Mimep-docete. Il testo ripercorre, in forma romanzata, la vicenda sportiva e umana del corridore. Nel racconto, oltre alla dimensione sportiva, traspare lo spessore umano del personaggio e la sua fede autentica
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Ciao Aristide
Lo scorso 25 dicembre Aristide Frascadore aveva compiuto 91 anni. A inizio aprile i medici gli avevano impiantato un pacemaker di ultima generazione per regolare il ritmo cardiaco, raccomandandogli una ventina di giorni di riposo. Aristide aveva diligentemente osservato le indicazioni, poi venerdì mattina, prima di Pasqua, la giornata era invitante per un’uscita in bicicletta. La pioggia aveva lasciato spazio a un clima fresco, i temporali solo un ricordo e l’indomito “ragazzo”, appassionato di ciclismo, era rimontato sulla sua bici da corsa in direzione della Brianza. Come suo solito, almeno due volte alla settimana, partiva dalla sua abitazione milanese nei dintorni di piazza Maciachini per raggiungere Monza, la villa Reale e da lì traguardare Carate Brianza e poi il ritorno a casa.
Chi lo ha conosciuto riferisce di un ciclista allenato e prudente. Venerdì, un venerdì santo a ridosso della Pasqua, poco prima delle 11.30, però, per cause ancora da accertare, la sua bicicletta nera è stata agganciata da un articolato che le stava di fianco lungo la carreggiata di via Battisti che conduce alla Villa Reale di Monza. Chi conosce la zona sa che questa via è molto frequentata sia dai mezzi che dai cicloamatori che vanno a pedalare verso la Brianza e i più allenato fin sulla salita del Ghisallo e ritorno.
Era uno sportivo
Per Aristide non c’è stato nulla da fare. Il resto è cronaca. Gli agenti della polizia locale accerteranno l’eventuale responsabilità dell’autista che è stato rintracciato a una decina di chilometri nei pressi dello stabilimento Rovagnati di Biassono. Sta di fatto che Aristide è stato trascinato sino all’incrocio con viale Brianza, a circa 500 metri dal punto di impatto e la bici si è sganciata poco più avanti sulla strada che porta a Vedano al Lambro. Il mezzo non si è fermato per prestare i soccorsi, non sappiamo se si sia accorto della tragedia.
Aristide ci ha lasciato mentre faceva la cosa che più amava in quel momento. Aveva 91 anni, ma ne dimostrava meno, forse 70. Era uno sportivo, amava andare in bici, ma anche camminare.
Il sit in di Fiab Monza in Bici
Dopo l’incidente, circa una trentina di cittadini e ciclisti di tutte le età hanno partecipato nel pomeriggio ad un sit-in, profondamente toccati dal grave incidente che ha sconvolto la città Monza. In sella alle loro bici – una riunione pacifica e spontanea - per dire basta ai morti sulle strade. Nel giro di poche ore si sono dati appuntamento gli attivisti di Fiab Monza in Bici e si sono ritrovati lì nel punto dell’ennesima tragedia sulle strade che ha coinvolto.
Ciao Aristide, continua a pedalare dove tu sei.
In punta di sellino N. 8
È in preparazione il nuovo numero di In punta di sellino. Uscirà in occasione del Giro d’Italia, quindi prima del 9 maggio. Allacciatevi le cinture di sicurezza.
Letture
Le biciclette della memoria
Le biciclette sono protagoniste di una novità Einaudi. La bicicletta rubata di Wu Ming-yi, scrittore di Taiwan, è stato il primo libro di un autore taiwanese a essere candidato al Man Booker International Prize nel 2018.
La trama: Il padre dello scrittore Ch'eng è scomparso da molti anni senza lasciare traccia. O almeno cosí sembrerebbe finché un lettore di uno dei libri di Ch'eng non si accorge di un particolare: e la bicicletta del padre, che fine ha fatto? Le sorti della famiglia sono spesso state dettate dalle biciclette, soprattutto quelle rubate, e cosí Ch'eng si mette a cercare la Hsing-fu del padre. Ne nasce una misteriosa e caleidoscopica caccia al tesoro, nella quale ogni nuovo personaggio possiede un indizio, in un viaggio a ritroso nei meandri del passato. Dai negozi di rigattieri allo zoo di Taipei passando per le giungle birmane, questo singolare romanzo sul tema della memoria, della perdita e dei legami familiari racconta con voce poetica e dolente un secolo di storia taiwanese.
Saluti
Arrivederci al prossimo lunedì!
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